venerdì 12 novembre 2010

Lingua e identità fanno bene all'economia



L'editoria in basco che oltre ad essere un esempio di resistenza culturale e di affermazione di diritti fondamentali è un esempio sul piano giornalistico e dal punto di vista del management, la produzione audiovisiva in gallese che esporta i propri prodotti in tutto il mondo, la minoranza slovena in Italia con la sua organizzazione economica e le sue specializzazioni imprenditoriali, i ladini delle Dolomiti che coniugano la promozione turistica e la valorizzazione della propria identità. Sono solo alcune delle esperienze che verranno illustrate e messe a confronto domani, 13 novembre a Udine nel corso del convegno internazionale “Minorancis linguistichis e imprenditorie. Lenghe, identitât, professionalitât - Minoranze linguistiche e imprenditoria. Lingua, identità, professionalità”

1 commento:

Giuseppe ha detto...

Ma guarda un pò: "Lingua e identità fanno bene all'economia", e su questa linea si mouovono quelli di Udine, promuovendo addirittura le specializzazioni imprenditoriali esistenti nel campo.
Da noi, invece, molti si sono scandalizzati quando qualcuno ha parlato di "commercializzare" quello che appare, per l'Età del Bronzo, il museo archeologico a cielo aperto più grande del mondo.
Siamo ancora fermi ai Castangia che affermano: "per favore non fingiamo di non capire che in questa storia di Nurat quello che non va bene è la premessa ideologica, in seguito alla quale probabilmente si favorirebbe una certa visione poiché più politica anziche quella strettamente tecnica, che in questo caso è necessaria."
Mi sbaglierò ma questo è semplicemente un puro linguaggio politichese che porta al nulla.

Giuseppe Mura