sabato 23 maggio 2009

La guerra di Ilune (o Cala Luna)

Ilune, o come la ribattezzò un fantasioso funzionario forse piemontese, è una delle spiagge più belle del Mediterraneo e averne la giurisdizione non è un dettaglio minimo. Da decenni, senza per altro venirne a capo, se la giocano i comuni di Dorgali e quello di Baunei. La questione è ben lontana dall’essere risolta, anche se oggi il sindaco del primo paese canta vittoria per una decisione della Regione che affida “la concessione in esclusiva per un anno al Comune di Dorgali del pontile di Cala Luna”.
La concessione temporanea del pontile è trasformata dal sindaco in riconoscimento del fatto che tutta la spiaggia è del suo paese. Questo gli serve per abolire il ticket che Baunei aveva imposto ai turisti che sbarcavano a Ilune, anche per contingentare il numero di persone che nei tre mesi estivi si riversano sulla spiaggia. Personalmente non mi entusiasma il fatto che Ilune sia nella giurisdizione di Baunei o di Dorgali. Anche perché, sarà pur vero che il sindaco dorgalese (questa è la sua decisione) abolirà il ticket per l’approdo al pontile, ma gli sarà difficile impedire che Baunei lo applichi a chi dal pontile sbarchi sulla spiaggia.
Alcuni amministratori di Dorgali sono stati abilissimi in tutti questi anni a montare contro l’avversaria Baunei una campagna contraria. Lo hanno fatto con l’aiuto di cronisti che si sono comportati più da addetti-stampa del Comune che da mediatori di notizie e con il soccorso di alcuni ayatollah dell’ambientalismo il cui compito è stato, negli anni, quello di togliere credibilità ambientalista ai baunesi. Si è arrivati, molto recentemente, ad esibire un vecchio accordo fra i sindaci dei due paesi, sulla base del quale il sindaco di Baunei avrebbe riconosciuto la giurisdizione di Dorgali su tutta Cala Luna.
Nessuno, a quel che so, si è chiesto quale valore potesse avere l’ipotetico accordo, posto che l’accertamento dei confini è procedura un po’ più complessa di una stretta di mano. Dicevo degli ayatollah dell’ambientalismo che per un paio di anni hanno denunciato gli scempi commessi dalla “Cooperativa Cala Luna che da ventuno anni opera nell'omonima cala ai confini con il territorio di Dorgali” (giugno 2000). E addirittura hanno denunciato alla magistratura “opere abusive imputabili all'amministrazione comunale di Baunei che ha la detenzione e il possesso dei suddetti fondi” (febbraio 2000).
A me capitò di vedere “gli scempi” commessi a Ilune: una dozzina di piccole piattaforme di cemento, ben nascoste dietro il punto di ristoro della Cooperativa e ben lontane dalla spiaggia, che servivano per altrettanti casotti di legno per chi lavorava lì”. Altro “scempio” fu lo sfoltimento dei cespugli di rovo cresciuti dall’autunno alla primavera. E ancora una piccola parabola nascosta dietro l’antica dispensa che serviva a chi faceva la guardia alla spiaggia per non essere tagliato fuori dal mondo.
Gli amministratori di Dorgali, a quel che si sa, non contestarono le denunce degli ayatollah, sostenendo, come fanno oggi, che Ilune è nella loro giurisdizione e non in quella di Baunei. Lasciarono fare. Forse, ma è solo una malignità, perché di Cala Luna vogliono solo i benefici, non gli oneri. Una politica turistica fortemente espansiva, malgrado la non grande estensione di spiagge, ha fatto sì che il rapporto fra villeggianti e territorio sia sproporzionato. Lo spazio vitale è limitato e ne è necessario molto altro: dal villaggio di Gonone parte una grande quantità di battelli verso le spiagge della costa di Baunei, da Ilune a Sisine a Mariolu a Goloritzè. Gran parte del guadagno, com’è intuibile, resta ai battellieri e ai negozianti di Gonone che approvvigionano i turisti.
Molto marginale è l’indotto per Baunei, privo di posti letto (poche centinaia in decine di chilometri di costa) e dotato soltanto di qualche punto di ristoro, per altro oggetto di campagne mediatiche di inaudita grossolanità, come nel caso della completamente inventata “Strada per Cala Sisine”. Forse anche di qui, la decisione del Comune di Baunei di istituire un ticket per chi sbarca a Ilune. Come dire: lasciate anche a noi la possibilità di godere del nostro patrimonio ambientale. L’errore del Comune di Baunei è, credo, quello di non essersi dotato di un addetto stampa capace come quello della concorrenza, bravo e con le giuste entrature in quotidiani che (stavo per dire informano) formano l’opinione pubblica.

8 commenti:

Etiam ha detto...

...fosse per me...sarebbe chiusa a tutti d'estate...e premetto che io ancora non ci son andato...l'ho vista solo dal battello...organizzerei gite primaverili o autunnali passando dall'entroterra...con guide che permettano il rispetto assoluto del luogo...

pinetos ha detto...

Ai Dorgalesi bisogna tagliargli le ali: vogliono Elune che è di baunei, Gorroppu che è di Urzulei, Tiscali che è di Oliena, Isalle che è di Lula, Cartoe che è di Orosei. A cala gonone hanno fatto scempi alalla natura , al paesaggio ,costruendo in maniera in maniera orrenda

zfrantziscu ha detto...

Non esagerare, caro pinetos. Non è giusto parlare dei dorgalesi. Semmai il problema è quello dei ceti politici dorgalesi. E in più risistemiamo la topografia: Ilune è parte di Baunei e pare di Dorgali, Gorropu è parte di Urzulei, parte di Orgosolo e parte di Dorgali, Tiscali sta fra Dorgali e Oliena e Cartoe è decisamente di Dorgali.
Vero il resto: pensando a Gonone, gli amministratori di Dorgali dovrebbero usare molta più prudenza di quella usata

un dorgalese ha detto...

Caro signor Pintore, sono un dorgalese, vorrei intervenire riguardo la diatriba tra Dorgali e Baunei su Cala Luna o Ilune. suo toponimo che definisce non solo la spiaggia ma anche il territorio circostante.
La polemica è sorta quando il sindaco di Baunei ha arbitrariamente imposto un ticket sull’accesso alla spiaggia in modo arrogante senza tenere in nessun conto il parere di Dorgali e, al contrario da quanto da lei affermato, dopo un abile campagna stampa senza contraddittorio.
Entrando nel merito, sembra che Dorgali sia un paese senza territorio, mentre pochi sanno che ha il territorio più vasto della provincia di Nuoro; riguardo i confini basta visionare una carta topografica per rendersi conto, e si vedra che l'arenile ricade all’interno del nostro territorio in quanto lo delimita il fiume e qualsiasi fotografia lo dimostra e lo sa bene chi pratica quei posti siano essi baunesi o dorgalesi. Quindi non dobbiamo essere noi a provare ciò ma gli altri il contrario.
Inoltre molti dei personaggi che si ergono a giudicare non sono ne di Dorgali né dei paesi confinanti, per cui non hanno nessuna conoscenza né storica né culturale dei luoghi, altrimenti saprebbero, per esempio, che le montagne tra Sisine e Ilune sono state per secoli abitate da dorgalesi e lo dimostra il fatto che sia gli ovili che i toponimi sono di origine dorgalese, ma vicende storiche hanno voluto che oggi ricadano in territorio di Baunei.
E per ciò un po’ meno di pregiudizio ed imparzialità non farebbe male e ci si accorgerebbe di situazioni inverse come a Lanaitto, e non Lanaittu all'olianese, che viene sempre ed esclusivamente attribuita ad Oliena, mentre la metà circa ricade in territorio di Dorgali; solo che da quando il lago del Cedrino ne ha chiuso l'accesso è raggiungibile soltanto da Oliena. Per cui invito lei, e chi come lei si erge a giudicare su argomenti di cui dimostra poca conoscenza, ad informarsi dal punto di vista storico e topografico.

zfrantziscu ha detto...

Spero non stia annunciando la creazione di un movimento irredentista per riassicurare a Dorgali le terre di Baunei che "le vicende storiche" le hanno sottratto. Si accontenti di stare nel territorio comunale fra i più estesi della Sardegna. Nessuno glielo contesta.
Quanto al nome di Lanaito ha ragione: il toponimo è di origine nuragica e, almeno su questo, i romani con le loro desinenze in -us non hanno influito.

altri punti di vista ha detto...

Altri punti di vista. Al signore di Dorgali bisogna riconoscere certo una buona dose di umorismo e fantasia...farà mica il politico di mestiere? E' vero che con le parole si può dimostrare tutto e il contrario di tutto, ma è anche vero che alle parole bisogna dare il peso che meritano.
Se toponimi e racconti da focolare possono sostituire fondamenti di topografia e principi giurisdizionali si potrebbe tranquillamente interpellare i discendenti dell'antica colonia ponzese che dei mari e litorali oggetto del contendere tra i due comuni hanno fatto uso in tempi non sospetti. Chissà, magari hanno anche loro qualche rivendicazione pronta nel cassetto. Comunque nel dubbio abbiamo preso una carta topografica. Poi ci è sorto il dubbio su cosa intendesse l'assessore all'umorismo per carta topografica, e ne abbiamo preso diverse : carte catastali, carte topografiche, carte I.G.M. e anche qualche cartolina illustrata, rigorosamente con la dicitura Comune di Dorgali, in diverse scale e formati. E' proprio vero, basta visionare una qualsiasi carta per rendersi conto che l'arenile "non" ricade nel territorio di Dorgali. Non volendo lo dimostra lo stesso simpatico topografo sostenendo che il territorio è delimitato dal fiume e qualsiasi fotografia lo dimostra. Dopo di chè si può giocare con le parole e le interpretazioni all'infinito, sin anche a sostenere che "l'estuario" del rio, che peridicamente forma la bellissima laguna, originariamente curvasse verso l'entroterra per chilometri sino a sfociare oltre cala Sisine che guarda un pò è anch'essa nel territorio di Dorgali. Sarà pur vero che Dorgali dispone di un vastissimo territorio, ma evidentemente l'occhio è sempre più grande della pancia. Una pancia che s'è riempita anche grazie al tanto contestato ticket ed ai servizi che ne sono derivati. Lei contesta al sig. Pintore pregiudizio e parzialità ma in definitiva nel post "la guerra di Ilune" si può contestare allo stesso Pintore una sola imprecisione : di aver attribuito agli amministratori di Dorgali una buona agenzia stampa. Perchè in fondo è sufficiente anche un solo articolo come il Suo per far crollare un castello di sabbia inconsistente come la spiaggia artificiale di Cala Gonone.

saverio ha detto...

sic!! "l'addetto stampa" di Dorgali, come lo definisce il buon Pintore, è lo stesso che nel quotidiano in cui scrive cura anche la corrispondenza da Baunei.... par condicio??? boh boh
io comunque tifo per il ticket
saluti Baunei

Anonimo ha detto...

PER Pinetos vorrei fare chiarezza, Gorroppu è di Urzulei e orgosolo e qui il confine non è in discussione per Cala Luna ne parleremo quando si vedranno le carte che per ora sembrano incasinate ,per TISCALI è DI DORGALI IL 96 % E QUESTO è STATO STABILITO DA UN TRIBUNALE E QUINDI HAI DETTO UN'INESATEZZA, ISALLE è DI DORGALI E ANCHE QUI HAI DETTO UN'INESATEZZA PER CARTOE SI VEDE CHE NON CONOSCI NEANCHE IL TERRITORIO PERCHè è DI DORGALI FORSE TI SEI INCASINATO CON OSALLA CHE COMUNQUE RISULTA DI DORGALI ,QUINDI QUESTA TUA TESI è CAMPATA IN ARIA INFORMATI PRIMA DI SCRIVERE GRAZIE.